presentazione di Giuseppe Sias
Chi vive brevemente e intensamente, chi più
a lungo... chi si nutre di vanità e bellezza... chi di
operosità e tenacia... chi elabora caducità e
provvisorietà... chi sviluppa responsabilità e
strategie... chi segue percorsi de-composifivi e
chi compositivi.
Vi è chi, nella sua ricerca del totale perde,
gradualmente, particole della sua creatura e,
all'infinito, frantumo e scompiglia I"'intero", per
salvaguardarlo... ma vi è anche chi, viceversa,
costruisce e ordina "l'intero" per... salvaguardarlo, servendosi di un percorso compiuto e definito e appropriandosi dello spazio
geometrico per ripristinare ordine nel Kaos
quando altri, all'opposto, vivono nel e per il
Kaos e se ne appropriano senza esigere di ricomporlo.
Semplice complessità dei due simboli più archetipici che ci siano: la farfalla e la ragnatela.
Uno è un tragitto ininterrotto, e l'altro definitivo
ma, ali' unisono, entrambe le artiste cercano... trovano... ri-trovano valori comuni,
memorie... operano metamorfosi, seguono
un percorso alchemico e, come l'alchimista,
tessono... manipolano la tela per "squarciare
le tenebre" ma..., per farlo, hanno bisogno di
effettuare un passo puramente intuitivo e di
elaborare forti valori simbolici... devono trasformare il piombo in oro... il nero in rosso... il negativo in positivo... insomma la caducità in valore
attivo e mosso.
Così con la valorizzazione di questa semplice
ma non didascalica simbolicità e la "magia"
alchemica dei materiali, arte e scienza, solo
apparentemente antagoniste, si reincontrono, almeno sul piano metodologico, in un ritrovato neo-sensismo per il quale ricercare
non significa più solo imbattersi nel nuovo ma,
anche riscoprire il piacere euristico insito
nell'atto stesso della ricerca.
Giuseppe Sias