Presentazione de "I 4 elementi" Installazione
I quattro elementi della vita, aria, acqua, terra, fuoco, hanno preso forma nelle suggestioni metaforiche, dell’installazione d’Annalisa, dove i colori scandiscono il tempo e declinano i momenti della vita.
Il tutto si svolge in una piccola stanza che, in un’illusione ottica studiata, si allarga per dare spazio all’infinito dei quattro elementi.
Non sono prigionieri o imbrigliati dello spazio, quasi angusto, anzi straripano fino a lasciare intravedere la forza simbolica di ciascuno ma anche i significati che l’uomo ha dato loro.
Una sorgente di luce illumina l’installazione ma lascia spazio per consentire alle ombre e alle luci di trovare il dialogo continuo che si svolge fra la terra dispensatrice di frutti, l’acqua generatrice di vita, il fuoco che sa di magico, l’aria forza creativa. La schiuma di frammenti di sale che riverberano la debole luce in un clima incantato, ci parla di mare e d’origine della vita.
Ecco l’acqua agitata, sino a formare una brumosa aria che condensandosi precipita sull’arsa terra dando ristoro, fresca che spegnendo gli incendi più grossi dona vita sulla terra.
E’ l’aria che si fa avanti, soffio vitale di pollini, si materializza nell’installazione in climi e movimenti, dati anche dalle pieghe della carta velina che sa di fragile ma invece racconta di forze incontrollabili, di terra spazzata e costretta a far piegare su se stesse le creature che in lei hanno vita.
Il racconto delle opere d’Annalisa si fa più coinvolgente e grevi colori d’autunno rivestono le sue tele e parlano dei frutti raccolti ma, il brillio del sale ricorda l’inverno. Le luci delle opere vivificano la speranza gioiosa di primavera, che fa spirare una dolce brezza e rallegra i colori. E’ l’estate rovente che ci rammenta il mistero del fuoco, esaltato da primordiali danze notturne e nelle opere, rugose dalle asperità del colore e delle carte, il sale dona brillii di fiammelle. Terra, aria, fuoco, acqua, tutto scorre in un rincorrersi infinito che è vita e purificazione dopo gli orrori.
Cagliari 20 – 12- 2006 Federica Murgia